Il cambiamento climatico in corso è ormai sotto i nostri occhi con fenomeni molto significativi.
In particolare la montagna è un hotspot climatico, ovvero un’area in cui il cambiamento climatico risulta più evidente.
Allo stesso tempo la montagna presenta equilibri più fragili e risulta più vulnerabile rispetto agli altri territori al trend in corso.
Oltre a questo va considerato che essa fornisce importanti servizi sistemici ambientali e socio-economici, grazie alle comunità che la abitano e che se ne prendono cura.
Qual è la trasformazione a cui rischia di andare incontro la nostra montagna e come agirà il cambiamento climatico in particolare sui sistemi pascolivi alpini?
A quali rischi va incontro il patrimonio boschivo che caratterizza questo bioma? Quali strumenti possono essere utilizzati per tutelare questo fragile territorio?
Come introdurre questi temi nei programmi scolastici ? Come sensibilizzare la comunità?
Due importanti studi a livello europeo sono entrati nel merito di questi quesiti indagando gli scenari futuri con diversi approcci: Pastoralp e Highlander
Ad Aosta, presso la Sala Conferenze BCC, ieri è stata data la parola ai ricercatori coinvolti in questi progetti e a soggetti deputati alla protezione dai rischi ambientali per affrontare la questione nel comune interesse di tutelare e supportare popolazione e attività produttive di questa parte di regione alpina.
Sono intervenuti:
Davide Sapinet – Assessore AGRICOLTURA E RISOSRSE NATURALI REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA
Gabriele Carenini – Presidente CIA PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
Dott. Edoardo Cremonese – Ricercatore ARPA Valle d’Aosta
Dott. PhD Nicola Loglisci – Ricercatore ARPA
VVF Capo Reparto Marco Berto e Vice Comandante del Corpo Forestale della Valle d’Aosta Giancarlo Annovazzi
Dott. Mauro Bassignana – Direttore area ricerca Institut Agricole Régional (IAR)
Gianni Champion – Allevatore valdostano e Vicepresidente Cia Agricoltori delle Alpi
Ha moderato l’incontro Marie Claire Chaberge
Di seguito il servizio al TG Regionale